SOSTENIBILITA’: ADOTTATA LA DIRETTIVA 2024/1760 SUL DOVERE DI DILIGENZA DELLE IMPRESE, 11,07.24

Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 5 luglio (serie L) la direttiva 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità che modifica la 2019/1937 e il regolamento 2023/2859.

La direttiva CSDDD (Corporate sustainability due diligence directive) dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 26 luglio 2026. Tempi brevi, quindi, che impongono alle società di grandi dimensioni, con specifiche caratteristiche di fatturato e numero di dipendenti, di partire subito con l’attivazione delle procedure richieste per garantire il rispetto dei diritti umani e l’ambiente. Questo anche perché l’ambito di applicazione è ad ampio raggio in quanto coinvolge l’intera catena dell’attività, obbligando al rispetto della due diligence nella supply chain e nella gestione del rischio. Le società (che abbiano, in media, più di mille dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale superiore a 450.000.000 euro nell’ultimo esercizio di adozione del bilancio d’esercizio) dovranno essere pronte anche coi piani di transizione climatica, in linea con l’accordo di Parigi.

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PMI, 45 indici di sostenibilità per avere più accesso al credito, 2.07.2024

Prende forma il cruscotto degli indicatori chiamato a misurare i livelli di responsabilità ambientale, sociale e di governance delle imprese. A dettagliarlo sono le 85 pagine delle linee guida sul «dialogo di sostenibilità fra Pmi e Banche» messo in consultazione dal Mef che individua 45 indicatori, su cui si dovrà basare la «carta d’identità verde» delle aziende, su temi che vanno dai consumi alla parità uomo-donna. L’adesione alle indicazioni renderà più facile l’accesso al credito.

L’adozione del codice etico, del modello di prevenzione contro gli illeciti (MOG 231) e le misure di anticorruzione pesano il grado di trasparenza delle società.

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Implementation Guidance ESRS: finalizzati i primi tre documenti di orientamento, 11.06.24

Implementation Guidance ESRS: finalizzati i primi tre documenti di orientamento

L’EFRAG ha finalizzato i primi tre documenti di orientamento all’attuazione dell’ESRS che riflettono l’esito del feedback del pubblico: EFRAG IG 1: Valutazione di materialità; EFRAG IG 2: Catena del valore; EFRAG IG 3: dati ESRS dettagliati e nota esplicativa di accompagnamento. l’EFRAG mira a supportare le imprese e le altre parti interessate nell’attuazione dell’ESRS, aiutandole a concentrarsi sugli aspetti delle norme che sono più rilevanti per loro e illustrando gli obblighi di rendicontazione con un linguaggio pratico e domande frequenti. Questi documenti forniscono una guida essenziale per garantire che le organizzazioni implementino e rispettino efficacemente gli standard ESRS, promuovendo la trasparenza e la coerenza nel reporting di sostenibilità

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Scadenza 4a rata Rottamazione-quater

L’Agenzia delle entrate-Riscossione ci ricorda che il 31 maggio 2024 scade la quarta rata del piano di definizione agevolata (art. 1 commi 231-252 della Legge n. 197/2022, c.d. Rottamazione-quater)*.

Nel caso il pagamento non venga eseguito entro tale data, vi informiamo che saranno considerati tempestivi anche i versamenti effettuati entro i cinque giorni successivi alla data di scadenza (ossia entro il 5 giugno 2024).

Come previsto dalla legge, in caso di mancato o tardivo pagamento di una rata del piano si perdono i benefici della definizione agevolata.
Ulteriori informazioni sono disponibili nella sezione “Per saperne di più/Definizione agevolata” del portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it.

Patente a crediti per le imprese dal 1 Ottobre 2024: cosa prevede il Decreto PNRR (D.L. n. 19/24) , 13.05.24

La tragedia di Firenze, con cinque operai che hanno perso la vita nel grave incidente sul lavoro che si è verificato il 16 febbraio sul cantiere di un nuovo supermercato, ha rappresentato soltanto l’ultimo degli eventi per i quali Governo ha emanato il D.L. n. 19/2024.

Il provvedimento ha fortemente impattato il T.U. Sicurezza sui Luoghi di Lavoro introducendo una serie di nuovi obblighi i capo ai datori di lavoro.

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L’adeguatezza del Modello 231 passa anche per il contenimento della retribuzione eccessiva della retribuzione variabile, 8.05.2024

Dalla lettura della sentenza 1070 della seconda sezione del Tribunale penale di Milano emergono delle importanti riflessioni sulle caratteristiche utili che ogni Modello Organizzativo 231 dovrebbe avere per ritenerlo adeguato, e quindi efficace ai fini della capacità esimente.

Il Tribunale fa un focus opportuno sul sistema disciplinare, sull’opportunità di contenere retribuzioni variabili troppo elevate, sulla necessità di tenere aggiornati gli organigrammi ed i relativi protocolli aziendali, nonché sul ruolo e l’efficacia di avere un buon sistema di Whistleblowing.

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Informativa ESG: i vantaggi per la finanza delle PMI, 3.04.24

Il 29 maggio 2020 sono state introdotte le Linee Guida EBA LOM (Guidelines on Loan and Monitoring), che disciplinano la concessione e il monitoraggio dei prestiti per le PMI focalizzandosi su una serie di fattori estremamente rilevanti. Fra questi, troviamo i parametri ESG, acronimo inglese di Environmental, Social e Governance, analizzati e misurati attraverso una specifica reportistica, quella di sostenibilità. La performance ESG è sempre positivamente associata a rating di credito più elevati e le imprese che si impegnano a rafforzare le pratiche ESG riescono a mitigare il rischio complessivo, comportando una riduzione della probabilità di default e, in conseguenza, un miglioramento del rating creditizio.
Quali sono in concreto i vantaggi per le PMI di una reportistica sostenibile?

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Decreto Pnrr

Con il decreto Pnrr (Dl 19/2024, in vigore dal 2 marzo) il Governo ha introdotto alcune misure volte a rafforzare le azioni di contrasto agli appalti illeciti. In particolare, per le ipotesi in cui sia accertato un appalto irregolare si aggiunge al sistema esistente una specifica sanzione penale.

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Sostenibilità: standard volontario di rendicontazione anche per le PMI non quotate, 11.03.2024

L’EFRAG, l’ente che fornisce supporto e consulenza tecnica alla Commissione europea per quanto riguarda lo sviluppo di standard di reporting di sostenibilità, ha approvato le bozze degli standard per le PMI (Voluntary standards for non listed – VSME), in consultazione fino al 21 maggio.

L’EFRAG intende quindi introdurre un documento semplificato di natura volontaria per le PMI non quotate, per facilitare la loro partecipazione alla transizione sociale e quindi soddisfare le richieste informative ESG delle banche e altri finanziatori e dei partner facenti parte della propria catena di valore.

Il VSME, nonostante sia non giuridicamente vincolante, potrà essere metodo di valutazione del mercato a riguardo del grado di sostenibilità delle PMI non quotate.
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Reporting di sostenibilità a tappe, 4.03.2024

Secondo la direttiva CSRD i primi rendiconti di sostenibilità dovranno essere pubblicati dalle imprese nel 2025. La normativa prevede una serie di decorrenze scaglionata pensata per diverse categorie di imprese e vedrà la sua entrata a pieno regime nel 2029.

Nel frattempo, l’EFRAG ha emanato gli ESRS, cioè gli standard di rendicontazione europei per garantire la migliore comparabilità tra le informative societarie di sostenibilità.

Da ultimo è stata emanata la bozza del decreto di recepimento della direttiva CSRD che prevede tempi e modi di attuazione della direttiva sulla sostenibilità.

Il presente articolo intende fare il punto della situazione riguardo:

  • Tempi di recepimento
  • Contenuti
  • Standard di rendicontazione da utilizzare
  • Assurance

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