Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Compliance e reati tributari: la sinergia tra il MOG 231 e il tax control framework, 7.06.23

Come noto, il 25 dicembre 2019, è entrata in vigore la Legge n. 157/2019 che ha convertito il c.d. “Decreto fiscale” (D.L. n. 124/2019). L’art.39 del D.L. 26 ottobre 2019 n. 124 ha inserito i seguenti reati tributari nel novero dei reati presupposto di cui al D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231:

– dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (Art. 2 del Dlgs n. 74/2000);

– dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (Art. 3 del Dlgs n.74/2000);

– emissioni di fatture per operazioni inesistenti (Art. 8 del Dlgs n. 74/2000);

– occultamento e distruzione di scritture contabili (Art. 10 del Dlgs n. 74/2000);

– sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (Art. 11 del Dlgs n. 74/2000);

– dichiarazione infedele (art.4, d.lgs. 74/2000), omessa dichiarazione (art. 5, d.lgs. 74/2000) e indebita compensazione (art. 10-quater, d.lgs. n. 74/2000), qualora esclusivamente commessi nell’ambito di sistemi fraudolenti transfrontalieri, al fine di evadere l’IVA per un importo superiore a 10 milioni di euro.

L’inclusione dei sopracitati reati presupposto ha aperto importanti riflessioni sull’efficacia degli strumenti di prevenzione per quanto concerne gli illeciti fiscali e sulle correlate modalità d’integrazione all’interno dei sistemi di controllo e di gestione dei rischi già implementati nelle imprese.

Con il presente articolo, ci si vuole soffermare, in particolar modo, sul sistema del Tax Control Framework (TCF), quale idoneo presidio a supporto di una maggiore robustezza ed affidabilità del MOG 231 in materia di rischio fiscale.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

Buona lettura.

Whisteblowing: quali sono gli obblighi per le imprese ed entro quando adeguarsi, 29.05.2023

Definire il processo di gestione delle segnalazioni in materia di Whisteblowing, affidare la gestione del canale di segnalazione a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato, calendarizzare a cadenza periodica la formazione, nonché definire le modalità operative per la gestione delle segnalazioni. Sono alcuni degli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 24 del 2023 per le imprese del settore privato e pubblico.

Ma entro quando occorre adeguarsi? Le disposizioni del provvedimento avranno effetto a decorrere dal 15 luglio, con eccezione dei soggetti del settore privato che abbiano impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati fino a 249, per i quali l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna, avrà effetto dal 17 dicembre 2023.

Quali sono le sanzioni per chi non adempie agli obblighi?

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato

Appalti, anticorruzione e 231: la procedura di self cleaning

Come più volte sottolineato in diverse occasioni, il MOG 231 non si sostanzia in un protocollo statico ed immutabile, bensì trattasi di un modello che deve essere costantemente oggetto di un’attività di monitoraggio ed aggiornamento sempre in osmosi con le caratteristiche dell’impresa, la sua struttura organizzativa ed il contesto in cui opera. Partendo da questi presupposti, l’adozione del modello va ad assicurare un complesso di benefici strettamente correlati a numerosi sistemi normativi.

Con il presente articolo ci soffermiamo sul valore del sistema 231 a valere sugli aspetti anticorruzione nell’ambito delle iniziative legate al PNRR ed in particolare sulle procedure di self cleaning ex art. 80 del Codice appalti. Per maggiori info si rinvia all’articolo allegato.

Buona lettura.

Rendicontazione ESG: come cambia la Corporate Governance delle imprese con le norme UE, 8.05.23

L’obiettivo del green deal europeo è favorire investimenti in attività che supportino finalità ambientali e sociali. A tal fine, l’Unione Europea e gli Stati membri continuano ad aumentare gli obblighi di rendicontazione delle informazioni non finanziarie. La Direttiva (UE) CSRD garantisce agli investitori e agli altri stakeholders di avere accesso alle informazioni non finanziarie e al bilancio di sostenibilità di un numero più ampio di società, rispetto a quanto previsto dalla Direttiva (UE) NFRD. L’Unione Europea ha inoltre approvato, con il regolamento sulla Tassonomia, un sistema unificato di classificazione che stabilisce i criteri per qualificare una determinata attività come ecosostenibile e, inoltre, ha proposto una Direttiva sulla due diligence di sostenibilità. Resta aperto il tema di come garantire il rispetto di questi “nuovi” obblighi e tutelare gli stakeholders.

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La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica del lavoratore, 5.04.2023

Il legittimo interesse a trattare dati personali per difendere un proprio diritto in giudizio non annulla il diritto dei lavoratori alla protezione dei dati personali. Tanto più se riguarda una forma di corrispondenza, come i messaggi di posta elettronica, la cui segretezza è tutelata anche costituzionalmente.

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Whistleblowing: misure di tutela strutturali in vigore dal 30 marzo_21.03.23

Il decreto legislative n. 24 del 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore dal 30 marzo 2023. In questo modo il nostro Paese conferma stabilmente le misure di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali. La disciplina riguarda i dipendenti pubblici e collaboratori degli enti che utilizzino il modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, nonché le aziende private più strutturate

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

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Riciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche: un esempio pratico dei principali contenuti di un Mod.231, 6.02.2023

In diverse occasioni abbiamo affrontato l’argomento della profonda osmosi normativa intercorrente tra la Disciplina mutuata dal D.lgs. 231/2001 ed i reati di riciclaggio ed indebita percezione di erogazioni pubbliche. Nel presente contributo, proviamo a fornire un quadro di sintesi di quelli che potrebbero essere i principali contenuti di un ipotetico Modello Organizzativo e Gestionale 231, con specifico riferimento alla Parte Speciale in cui sono individuati i reati presupposto ipotizzabili, le aree aziendali di rischio e le funzioni coinvolte, le modalità di commissione dei reati, le procedure di controllo adottate e finalizzate alla riduzione dei rischi.

Per maggiori info si rinvia all’articolo allegato.

Buona lettura.

Responsabilità amministrativa e penale: approfondimento dei concetti di interesse e vantaggio, 12.12.2022

Come noto, il D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 introduce nel nostro ordinamento un regime di responsabilità amministrativa a carico delle persone giuridiche e che va ad aggiungersi alla responsabilità propriamente penale per reati commessi da amministratori, manager o dipendenti che hanno materialmente posto in essere determinate condotte illecite nell’interesse o vantaggio della società medesima. I presupposti della responsabilità ex D. Lgs.231/01 sono pertanto la commissione di un reato; la sussistenza di un interesse o a vantaggio della società.

Su questo tema si rinvia all’articolo allegato che fa il punto della situazione tenendo conto degli indirizzi giurisprudenziali di merito.

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Innalzamento soglia di esenzione da tassazione

Il D.L. 176/2022 ha innalzato da € 600 a € 3.000, per il solo periodo d’imposta 2022, la soglia di esenzione da tassazione delle erogazioni liberali di beni e servizi, nonché delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche.

Destinatari sono i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, quali ad esempio i collaboratori coordinati e continuativi, in base a quanto previsto dall’art.51 del TUIR.

I benefit possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam e non necessariamente alla generalità o categorie di dipendenti.

Per la gestione degli adempimenti connessi all’acquisizione e conservazione della documentazione fornita dal lavoratore si allega la circolare dell’Agenzia delle Entrate n° 35 del 04.11.2022.

Da ultimo è bene evidenziare che, in sede di conguaglio di fine anno, i datori di lavoro dovranno provvedere a restituire le imposte che sono state mensilmente trattenute ai dipendenti percettori di benefit per importi superiori a 600 €., ma inferiori a 3.000.

Fondo Nuove Competenze

Il 10 novembre 2022 l’Anpal ha pubblicato il nuovo avviso relativo al Fondo Nuove Competenze.

La finalità principale del Fondo, in quest’occasione, è quella di orientare le risorse al sostegno delle transizioni ecologiche e digitali, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai diversi modelli organizzativi e produttivi.

Rispetto alla prima edizione le principali novità sono quattro:

  1. gli interventi saranno rivolti quasi integralmente a sostenere le imprese e i lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica;
  2. il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi;
  3. l’impossibilità per l’impresa che presenta istanza di accesso al Fondo, di erogare direttamente la formazione ai propri dipendenti;
  4. il FNC rimborserà il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:

a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri previdenziali a carico del lavoratore, è finanziata per un ammontare pari al 60% del totale;

b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali, inclusivi della quota a carico del lavoratore, delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero.

 

I progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore.

L’Accordo Collettivo di Rimodulazione dell’orario di lavoro dovrà essere sottoscritto in sede sindacale entro e non oltre il 31 Dicembre 2022.

Le domande contenenti i progetti formativi potranno essere presentate sull’apposita piattaforma informatica MyANPAL entro e non oltre il 28 Febbraio 2023.

L’istruttoria delle istanze di ammissione a contributo avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione.