Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

La difesa in giudizio non giustifica l’accesso alla posta elettronica del lavoratore, 5.04.2023

Il legittimo interesse a trattare dati personali per difendere un proprio diritto in giudizio non annulla il diritto dei lavoratori alla protezione dei dati personali. Tanto più se riguarda una forma di corrispondenza, come i messaggi di posta elettronica, la cui segretezza è tutelata anche costituzionalmente.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

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Whistleblowing: misure di tutela strutturali in vigore dal 30 marzo_21.03.23

Il decreto legislative n. 24 del 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore dal 30 marzo 2023. In questo modo il nostro Paese conferma stabilmente le misure di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali. La disciplina riguarda i dipendenti pubblici e collaboratori degli enti che utilizzino il modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, nonché le aziende private più strutturate

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

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Riciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche: un esempio pratico dei principali contenuti di un Mod.231, 6.02.2023

In diverse occasioni abbiamo affrontato l’argomento della profonda osmosi normativa intercorrente tra la Disciplina mutuata dal D.lgs. 231/2001 ed i reati di riciclaggio ed indebita percezione di erogazioni pubbliche. Nel presente contributo, proviamo a fornire un quadro di sintesi di quelli che potrebbero essere i principali contenuti di un ipotetico Modello Organizzativo e Gestionale 231, con specifico riferimento alla Parte Speciale in cui sono individuati i reati presupposto ipotizzabili, le aree aziendali di rischio e le funzioni coinvolte, le modalità di commissione dei reati, le procedure di controllo adottate e finalizzate alla riduzione dei rischi.

Per maggiori info si rinvia all’articolo allegato.

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Responsabilità amministrativa e penale: approfondimento dei concetti di interesse e vantaggio, 12.12.2022

Come noto, il D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 introduce nel nostro ordinamento un regime di responsabilità amministrativa a carico delle persone giuridiche e che va ad aggiungersi alla responsabilità propriamente penale per reati commessi da amministratori, manager o dipendenti che hanno materialmente posto in essere determinate condotte illecite nell’interesse o vantaggio della società medesima. I presupposti della responsabilità ex D. Lgs.231/01 sono pertanto la commissione di un reato; la sussistenza di un interesse o a vantaggio della società.

Su questo tema si rinvia all’articolo allegato che fa il punto della situazione tenendo conto degli indirizzi giurisprudenziali di merito.

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Innalzamento soglia di esenzione da tassazione

Il D.L. 176/2022 ha innalzato da € 600 a € 3.000, per il solo periodo d’imposta 2022, la soglia di esenzione da tassazione delle erogazioni liberali di beni e servizi, nonché delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche.

Destinatari sono i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, quali ad esempio i collaboratori coordinati e continuativi, in base a quanto previsto dall’art.51 del TUIR.

I benefit possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam e non necessariamente alla generalità o categorie di dipendenti.

Per la gestione degli adempimenti connessi all’acquisizione e conservazione della documentazione fornita dal lavoratore si allega la circolare dell’Agenzia delle Entrate n° 35 del 04.11.2022.

Da ultimo è bene evidenziare che, in sede di conguaglio di fine anno, i datori di lavoro dovranno provvedere a restituire le imposte che sono state mensilmente trattenute ai dipendenti percettori di benefit per importi superiori a 600 €., ma inferiori a 3.000.

Fondo Nuove Competenze

Il 10 novembre 2022 l’Anpal ha pubblicato il nuovo avviso relativo al Fondo Nuove Competenze.

La finalità principale del Fondo, in quest’occasione, è quella di orientare le risorse al sostegno delle transizioni ecologiche e digitali, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai diversi modelli organizzativi e produttivi.

Rispetto alla prima edizione le principali novità sono quattro:

  1. gli interventi saranno rivolti quasi integralmente a sostenere le imprese e i lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica;
  2. il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi;
  3. l’impossibilità per l’impresa che presenta istanza di accesso al Fondo, di erogare direttamente la formazione ai propri dipendenti;
  4. il FNC rimborserà il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:

a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri previdenziali a carico del lavoratore, è finanziata per un ammontare pari al 60% del totale;

b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali, inclusivi della quota a carico del lavoratore, delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero.

 

I progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore.

L’Accordo Collettivo di Rimodulazione dell’orario di lavoro dovrà essere sottoscritto in sede sindacale entro e non oltre il 31 Dicembre 2022.

Le domande contenenti i progetti formativi potranno essere presentate sull’apposita piattaforma informatica MyANPAL entro e non oltre il 28 Febbraio 2023.

L’istruttoria delle istanze di ammissione a contributo avverrà secondo il criterio cronologico di presentazione.

Antiriciclaggio, via libera al database centralizzato, 28.11.2022

Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole a una norma che prevede l’istituzione di una banca dati informatica centralizzata con finalità di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Il database sarà alimentato dagli atti, utili ai fini delle valutazioni del rischio di riciclaggio, inviati dai professionisti (commercialisti, avvocati, notai, consulenti del lavoro) nell’esercizio della propria attività.

Per maggiori info si rinvia all’articolo allegato.

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Sicurezza dei trasporti ed informatica: whistleblowing ad ampio raggio, 31.10.22

Entro il prossimo 10 dicembre il Governo dovrà rivedere le norme sul Whistleblowing al fine di adeguarle a quanto previsto alla Direttiva Ue 2019/1937. Tale disposizione prevede la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione. Per maggiori informazioni sulle novità previste dal recepimento di tale Direttiva si rinvia all’articolo allegato.

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Controllo dei lavoratori: come bilanciare gli interessi dell’azienda con la privacy, 10.10.2022

Il controllo dei dipendenti è un argomento di dibattito che coinvolge trasversalmente aziende private e pubbliche. Al riguardo, sono due i fronti da considerare: da un lato i datori di lavoro, dall’altro i dipendenti, da una parte l’esigenza di controllo del datore, dall’altra il diritto dei lavoratori alla riservatezza, alla dignità personale e alla libertà di espressione, con l’esigenza di conciliare questi due diritti in una fase storica in cui tutto ciò si complica a causa dell’utilizzo di strumenti tecnologici sempre più avanzati e invasivi. In materia sono vigenti sia le norme sulla privacy che lo Statuto dei Lavoratori del 1970. Il fatto di adempiere correttamente a una delle due norme non svincola il datore dal dover rispettare anche l’altra.

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Responsabilità 231: colpa e ruolo delle società per gli infortuni sul lavoro, 26.09.2022

I profili colposi ascrivibili agli amministratori di società, quali datori di lavoro tenuti al rispetto delle norme prevenzionistiche, non possono essere automaticamente addebitabili all’ente in quanto tale. E’ quanto deciso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 18413 del 2022, che annulla con rinvio la condanna di una s.r.l. per l’illecito amministrativo, di cui all’art. 25-septies D.Lgs. n. 231/2001, connesso con il reato di lesione personale colposa addebitato al legale rappresentante della società per l’infortunio occorso a un dipendente.

Di notevole interesse è un ulteriore rilievo critico mosso dalla Sez. IV ai magistrati di merito: quello di aver attribuito all’organismo di vigilanza compiti incardinati nel sistema di gestione della sicurezza del tutto estranei a quelli che il D.Lgs. n. 231/2001 assegna a tale organismo.

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