Chi Siamo
Lo Studio nasce con l’incontro di tre professionisti negli anni ottanta.
Attraverso gli anni la struttura si è andata via via arricchendo di nuove professionalità che, con il passare del tempo, hanno reso possibile offrire un servizio altamente qualificato nelle principali aree professionali rivolte alla clientela.
Attualmente lo studio vede coinvolti 8 professionisti e 22 collaboratori ripartiti nei seguenti ambiti professionali: Consulenza del lavoro, Fiscale e societario, Organizzativo, Gestionale e Finanziario.
Il nostro Studio intende essere interlocutore di fiducia dei nostri clienti, supportandoli nei processi decisionali e nelle funzioni chiave, per favorirne il miglioramento continuo in termini di sviluppo, organizzazione e razionalizzazione.
Rendicontazione volontaria di sostenibilità per le PMI: gli standard VSME, 2.09.25
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingSemplificare la comunicazione volontaria delle informazioni sulla sostenibilità da parte delle PMI per migliorarne l’accesso alla finanza sostenibile. È questo l’obiettivo della Commissione europea che con la Raccomandazione del 30 luglio 2025 ha proposto l’adozione dello standard di rendicontazione volontaria semplificato in materia di sostenibilità per le imprese di minori dimensioni sviluppato dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group). Ciò in quanto sebbene le PMI non siano soggette agli obblighi di cui alla Direttiva sulla rendicontazione in materia di sostenibilità aziendale (ovvero alla CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive) sono tuttavia sempre più sottoposte a specifiche richieste in materia di sostenibilità soprattutto da parte di banche e grandi imprese.
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.
Buona lettura.
Decreto 231, prevenire i reati dell’Intelligenza Artificiale, 21.07.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingL’utilizzo dell’ IA (Intelligenza Artificiale) ormai è sempre più impiegata dalle imprese. Numerose, infatti, sono le applicazioni dell’IA all’interno dei processi produttivi, distributivi e amministrativi. L’algoritmo, in linea di principio, non può delinquere, ma può far delinquere un’impresa. L’intelligenza artificiale, infatti, non è un soggetto di diritto, ma può mettere nei guai l’ente/azienda, quale “braccio operativo” di comportamento penalmente rilevanti. Spetta pertanto all’azienda adottare protocolli specifici che permettano di mappare il rischio tecnologico e tracciare le decisioni prese dell’algoritmo, altrimenti a farne le spese sarà l’azienda che non ha saputo prevedere, prevenire o contenere i rischi o, peggio, ha deliberatamente lasciato fare.esto
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Buona lettura.