Chi Siamo
Lo Studio nasce con l’incontro di tre professionisti negli anni ottanta.
Attraverso gli anni la struttura si è andata via via arricchendo di nuove professionalità che, con il passare del tempo, hanno reso possibile offrire un servizio altamente qualificato nelle principali aree professionali rivolte alla clientela.
Attualmente lo studio vede coinvolti 8 professionisti e 22 collaboratori ripartiti nei seguenti ambiti professionali: Consulenza del lavoro, Fiscale e societario, Organizzativo, Gestionale e Finanziario.
Il nostro Studio intende essere interlocutore di fiducia dei nostri clienti, supportandoli nei processi decisionali e nelle funzioni chiave, per favorirne il miglioramento continuo in termini di sviluppo, organizzazione e razionalizzazione.
Compliance e reati tributari: la sinergia tra il MOG 231 e il tax control framework, 7.06.23
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingCome noto, il 25 dicembre 2019, è entrata in vigore la Legge n. 157/2019 che ha convertito il c.d. “Decreto fiscale” (D.L. n. 124/2019). L’art.39 del D.L. 26 ottobre 2019 n. 124 ha inserito i seguenti reati tributari nel novero dei reati presupposto di cui al D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231:
– dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (Art. 2 del Dlgs n. 74/2000);
– dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (Art. 3 del Dlgs n.74/2000);
– emissioni di fatture per operazioni inesistenti (Art. 8 del Dlgs n. 74/2000);
– occultamento e distruzione di scritture contabili (Art. 10 del Dlgs n. 74/2000);
– sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (Art. 11 del Dlgs n. 74/2000);
– dichiarazione infedele (art.4, d.lgs. 74/2000), omessa dichiarazione (art. 5, d.lgs. 74/2000) e indebita compensazione (art. 10-quater, d.lgs. n. 74/2000), qualora esclusivamente commessi nell’ambito di sistemi fraudolenti transfrontalieri, al fine di evadere l’IVA per un importo superiore a 10 milioni di euro.
L’inclusione dei sopracitati reati presupposto ha aperto importanti riflessioni sull’efficacia degli strumenti di prevenzione per quanto concerne gli illeciti fiscali e sulle correlate modalità d’integrazione all’interno dei sistemi di controllo e di gestione dei rischi già implementati nelle imprese.
Con il presente articolo, ci si vuole soffermare, in particolar modo, sul sistema del Tax Control Framework (TCF), quale idoneo presidio a supporto di una maggiore robustezza ed affidabilità del MOG 231 in materia di rischio fiscale.
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.
Buona lettura.
Whisteblowing: quali sono gli obblighi per le imprese ed entro quando adeguarsi, 29.05.2023
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingDefinire il processo di gestione delle segnalazioni in materia di Whisteblowing, affidare la gestione del canale di segnalazione a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato, calendarizzare a cadenza periodica la formazione, nonché definire le modalità operative per la gestione delle segnalazioni. Sono alcuni degli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 24 del 2023 per le imprese del settore privato e pubblico.
Ma entro quando occorre adeguarsi? Le disposizioni del provvedimento avranno effetto a decorrere dal 15 luglio, con eccezione dei soggetti del settore privato che abbiano impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati fino a 249, per i quali l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna, avrà effetto dal 17 dicembre 2023.
Quali sono le sanzioni per chi non adempie agli obblighi?
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato