Archivio per categoria: Consulenza del Lavoro

Decreto Pnrr

Con il decreto Pnrr (Dl 19/2024, in vigore dal 2 marzo) il Governo ha introdotto alcune misure volte a rafforzare le azioni di contrasto agli appalti illeciti. In particolare, per le ipotesi in cui sia accertato un appalto irregolare si aggiunge al sistema esistente una specifica sanzione penale.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

Rapporto biennale sulla parità di genere

il prossimo 30 Aprile 2024 scade il termine per la compilazione e la trasmissione del Rapporto biennale sulla situazione lavorativa di genere da parte dei datori di lavoro.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

Nomina dell’ RLS e obbligo di comunicazione

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RSL) è “la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro”.
In questo caso la nomina dell’RLS non ricade sul datore di lavoro ma viene eletto direttamente dai lavoratori.
Tra i vari adempimenti in capo al datore di lavoro vi è però quello di comunicare all’INAIL il nominativo del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una volta designato.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.

Buona lettura.

Misure vantaggiose 2024

Gentile cliente, per il 2024 è necessario che i dipendenti con figli a carico tornino a compilare il modulo per le detrazioni. Economicamente le detrazioni per figli a carico fino ai 21 anni sono comunque erogate “nell’Assegno Unico E Universale” gestito direttamente dall’Inps, ma nel 2024 sono state introdotte alcune misure vantaggiose per azienda e dipendenti che richiedono l’indicazione della prole a carico:

1. Nuovo incentivo assunzioni tempo indeterminato con incremento occupazionale: maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione IRES in presenza di nuove assunzioni a tempo indeterminato pari a:
– 120% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
– 130% per chi assume lavoratori “svantaggiati”, ovvero:
a. persone con disabilità;
b. giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile (under 30);
c. donne di qualsiasi età con almeno 2 figli minori;
d. ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione;
e. minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.

2. Fringe benefit nel 2024: l’innalzamento a 1.000 euro della soglia di non imponibilità per l’assegnazione di fringe benefit ai dipendenti. La soglia sale a 2.000 euro in presenza di figli a carico (figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo fino a 4.000 euro e i figli di età superiore a 24 anni con un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti i figli adottivi o affidati).

3. Decontribuzione 100% a favore delle lavoratrici madri: fermo restando l’esonero parziale dei contributi previdenziali del 6% nel caso di retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per 13 mensilità, non eccedente l’importo mensile di 2.692 euro (al netto del rateo di tredicesima) e del 7% nel caso di retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per 13 mensilità, non eccedente l’importo mensile di 1.923 euro (al netto del rateo di tredicesima), per i periodi di paga 1.01.2024-31.12.2026, viene previsto un esonero totale della quota di contribuzione a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di 3 o più figli, fino al 18° anno di età da parte del figlio più piccolo.
a. Per il solo 2024, inoltre, lo stesso esonero spetta anche alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di 2 figli, fino al 10° anno di età da parte del figlio più piccolo.

In allegato i moduli da fornire ai dipendenti per l’applicazione dei suindicati istituti.

Legge di Bilancio 2024

è stata pubblicata la Legge di Bilancio 2024, in vigore dal 1° gennaio 2024. Si riporta nell’informativa allegata una sintesi delle principali novità.

Decreto legge 1 maggio 2023

Nella seduta del I° maggio 2023 il C.d.M. ha approvato un decreto-legge recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale, l’accesso al mondo del lavoro e la riduzione della pressione fiscale”.
Si rinvia all’articolo allegato per approfondimenti sul tema.

Certificazione parità di genere

Dal 1° Gennaio 2022 è stata istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.

Sviluppare progetti che rendano le aziende più inclusive è una necessità che ogni imprenditore ormai riconosce visto che i benefici di una cultura aziendale orientata all’inclusione e alla parità di genere riguardano anche il business. La stessa certificazione per la parità di genere comporta benefici sia finanziari sia reputazionali per le imprese che la ottengono.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato Certificazione per la parità di genere.

Legge di Bilancio 2023

E’ stata pubblicata la Legge di Bilancio 2023, in vigore dal 1° gennaio 2023. Si riporta nell’informativa allegata una sintesi delle principali novità in ambito giuslavoristico, pensionistico e fiscale riportate all’articolo 1.

Bonus una tantum 200 euro in busta paga: informativa per i dipendenti.

Con il Decreto Aiuti, entrato in vigore il 18 maggio 2022, è stato previsto un bonus in favore dei lavoratori dipendenti e di moltissime altre categorie di soggetti, di importo pari a 200 euro.

Vi invitiamo a prendere visione dell’informativa allegata e di inoltrarci, firmata, la dichiarazione per gli aventi diritto entro e non oltre il 30 giugno.

Erogazione dei trattamenti di cassa integrazione

Per accelerare sui tempi di erogazione dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria e in deroga legata all’emergenza coronavirus, l’ABI e l’INPS hanno stipulato una convenzione che prevede che saranno le banche ad anticipare tali somme ai lavoratori, che verranno poi rimborsate dall’Inps. L’anticipazione dell’indennità avverrà tramite l’apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, per un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto in caso di durata inferiore), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale. Con questa comunicazione vogliamo accentrare l’attenzione sul fatto che non c’è l’obbligo da parte degli istituti bancari di aderire a questa iniziativa. Vi invitiamo quindi a sensibilizzare i dipendenti che vogliono avvalersi di tale facoltà a verificare, prima possibile, se la loro banca di riferimento ha aderito o meno a tale iniziativa per avere così il tempo di attivare, eventualmente, un conto corrente presso un altro istituto di credito. Vi preghiamo inoltre di comunicarci, nel più breve tempo possibile, eventuali cambiamenti bancari da parte dei vostri dipendenti per permetterci di compilare correttamente la denuncia mensile da inviare all’Inps necessaria per dare corso a tale adempimento.