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Smart working e privacy del lavoratore: come leggere il GDPR, 21.06.2018

Il Jobs Act autonomi ha disciplinato lo smart working o lavoro agile definendolo una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Alla mera lettura della definizione legislativa emergono alcuni problemi aperti sul fronte privacy. Tali profili riguardano la base giuridica del trattamento e gli aspetti connessi all’uso delle tecnologie, nonché ai controlli del datore di lavoro. Il GDPR scioglie i dubbi?
Si rinvia all’articolo allegato per l’approfondimento sul tema.
Buona lettura