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Coronavirus e antiriciclaggio: allerta elevato per gli intermediari, 22.04.2020

Riciclaggio, corruzione, ma anche reati societari e informatici, malversazione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione a danno dello Stato: sono queste le fattispecie in relazione alle quali, in questo periodo di emergenza da Covid-19, l’UIF richiede ai destinatari degli obblighi antiriciclaggio un livello di alert elevato e un monitoraggio accurato. Da attuarsi attraverso l’adeguata verifica della clientela svolta, se necessario, in modalità rafforzata. Il prolungato periodo di lockdown determina infatti situazioni di difficoltà finanziaria rispetto alle quali è elevato il rischio di infiltrazione criminale da parte di organizzazioni che possono trovare nuove occasioni per svolgere attività usurarie e per rilevare o infiltrare imprese in crisi con finalità di riciclaggio.
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