Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Privacy e imprese extra UE: quando si applica il GDPR, 15.02.2019

Il Garante privacy ha pubblicato le linee guida sull’applicazione dell’ambito territoriale del GDPR approvate dal Comitato europeo per la protezione dei dati. Il testo, spiega il Garante, chiarisce alcuni aspetti dell’articolo 3 del GDPR che obbliga molte imprese con sede in altri continenti, tra cui i giganti del mondo digitale, al rispetto della normativa privacy europea. Molti i quesiti ai quali il Garante italiano fornisce risposta. Un esempio. Una società di produzione automobilistica con sede negli Stati Uniti e una filiale a Bruxelles che sovrintende le sue operazioni in Europa: la filiale belga potrebbe essere considerata come uno stabilimento nell’Unione ai sensi del GDPR?
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GDPR e ambito territoriale: linee guida del Garante privacy, 11.02.2019

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato, con la newsletter n. 447 del 7 dicembre 2018, le “linee guida sull’applicazione dell’ambito territoriale del Gdpr” approvate nel corso della quarta riunione plenaria del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), di cui fa parte anche il Garante privacy italiano.
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Iscrizione sindacale: datore di lavoro obbligato a tutelare dati sensibili, 8.02.2019

Il Garante per la protezione dei dati personali, nella newsletter dello scorso 7 dicembre, ha stabilito che i dati di iscrizione sindacale sono sensibili e come tali vanno protetti dal datore di lavoro, che non può divulgarli.
Con una nota pubblicata nella newsletter n. 447 del 7 dicembre 2018, il Garante per la privacy ha fatto presente che al datore di lavoro è vietato comunicare ad una organizzazione sindacale la nuova sigla alla quale ha aderito un suo ex iscritto.
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Troppi accessi a facebook in orario di lavoro giustificano il licenziamento, 5.02.2019

È legittimo il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore per i troppi accessi a facebook in orario di lavoro. Così si può sintetizzare l’esito del giudizio conclusosi con la sentenza n. 3133 della Corte di Cassazione, depositata ieri.
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Manipolazione del mercato da valutare con la prognosi postuma, 2.2.2019

Le notizie devono essere, in concreto ed ex ante, idonee ad alterare sensibilmente il valore dei titoli
La concreta idoneità delle condotte di manipolazione del mercato – di cui all’art. 185 del DLgs. 58/98 (c.d. TUF) – deve essere accertata, alla luce dei dati fattuali significativi esistenti al momento della condotta, sulla base del criterio che il gergo penalistico definisce della “prognosi postuma”.
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Legge anticorruzione: pene più severe per i reati contro la PA, 28.01.2019

Sarà in vigore dal prossimo 31 gennaio la legge anticorruzione che introduce misure in materia di contrasto ai reati contro la Pubblica amministrazione, modifica i termini di prescrizione e esige maggiore trasparenza da parte dei partiti e dei movimenti politici, con riferimento alle percezioni di contributi e sovvenzioni. L’interdizione dai pubblici uffici diviene permanente per i condannati e si prevedono nuove responsabilità amministrative e penali di società e di imprenditori coinvolti in indagini per reati contro la PA.
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Whistleblowing: tutela ad ampio raggio con le procedure sanzionatorie dell’ANAC, 26.01.2019

Entra in vigore il 4 dicembre 2018 il regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio in materia di
tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità dell’ANAC. Il regolamento disciplina la potestà
sanzionatoria dell’Autorità Nazionale Anticorruzione a tutela del whistleblowing nella Pubblica
amministrazione. Il procedimento per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie può attivarsi
d’ufficio o a seguito di comunicazione o segnalazione da parte dei lavoratori pubblici e delle
organizzazioni sindacali, nonché da parte dei lavoratori e dei collaboratori delle imprese fornitrici di beni e
servizi e che realizzano opere a favore della PA. Grande attenzione viene posta sull’equilibrio tra
garanzia della riservatezza del segnalante ed esercizio del diritto di difesa del segnalato.
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La serietà dell’offerta è elemento che qualifica l’istigazione alla corruzione, 23.01.2019

L’istigazione alla corruzione è uno dei reati-presupposto per la responsabilità degli enti ai sensi del DLgs. 231/2001.
La Cassazione ha depositato in data 6 dicembre ’18 la sentenza n. 54640 con cui conferma la condanna di una società di infrastrutture per il tentativo da parte del responsabile di un suo centro operativo di corrompere il dipendente di altra società a prevalente capitale pubblico con cui intratteneva rapporti di natura commerciale.
Il reato di istigazione alla corruzione – previsto dall’art. 322 c.p. e richiamato dall’art. 25 del DLgs. 231/2001 – è qui contestato alla luce di due episodi emersi dalla denuncia dei potenziali “corrotti”.
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Diritto all’oblio: quando è vietato il trattamento dati personali dei defunti, 15.01.2019

Assonime fornisce chiarimenti sul trattamento dei dati personali con specifico riferimento ai soggetti deceduti e al diritto all’oblio. Il Garante privacy, sottolinea nella circolare n. 25 del 2018, è già intervenuto in merito a situazioni in cui soggetti terzi chiedevano di accedere ad informazioni sui rapporti bancari intrattenuti da defunti e sulla loro consistenza patrimoniale o con riferimento alle polizze assicurative stipulate da persone decedute. Quale normativa applicare al trattamento dei dati personali del soggetto defunto? In quali casi il trattamento è vietato?
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GDPR, prime sanzioni in Europa: quale lezione trarre per le aziende, 11.01.2019

In attesa di conoscere quale sarà la sanzione che il Garante europeo comminerà alla catena alberghiera Marriot per il recentissimo caso di data breach che riguarda i dati personali di ben 327 milioni di persone, sono arrivate inesorabili le prime sanzioni in Europa ad alcune aziende, private e pubbliche, che non hanno ottemperato alle disposizioni del GDPR, entrato in vigore ormai da sei mesi.
Ecco quale lezione possiamo trarne…e ne dovrebbero trarre le aziende.
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