Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Appalti, per il falso paga pure la società, 30.04.2012

Si mette a conoscenza della sentenza n. 14359 della Cassazione. Nello specifico, la società che attesta in maniera falsa il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali per la partecipazione ad una gara di appalto risponde del reato di truffa e, di conseguenza, può essere condannata anche ai fini del Dlgs 231/2001.
Per maggiori informazioni vi rinvio all’articolo allegato dell’amico Antonio Iorio recentemente pubblicato sul Sole 24 Ore.
Cristiano Cavallari

Dall’INAIL incentivi per migliorare…

Dall’INAIL incentivi per migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro
Stanziati circa 60 milioni, con cui le imprese potrebbero finanziare parte dei costi per adottare i modelli organizzativi previsti dal DLgs. 231/2001
Il tema della responsabilità delle imprese ex DLgs. 231/2001 è di grande attualità. La proliferazione del numero dei reati presupposto, da un lato, e la crescente attenzione da parte della giurisprudenza e degli operatori, dall’altro, contribuiscono ad animare costantemente il dibattito in merito alla reale efficacia della norma. In particolare, uno dei temi maggiormente discussi è quello inerente all’efficacia del sistema dei modelli organizzativi previsti per la prevenzione dei reati: ad oggi, infatti, il numero delle imprese che hanno adottato il “modello 231″ è assolutamente esiguo. La circostanza è degna di attenzione, atteso l’elevato rischio di esposizione dell’impresa a pesanti sanzioni interdittive e pecuniarie in caso di compimento di uno dei reati presupposto da parte dei vertici aziendali o del personale dipendente. In altre parole, ancorché il numero degli illeciti da cui discende una responsabilità dell’ente sia sempre più elevato, nella pratica non si riscontra un aumento altrettanto consistente delle imprese che si siano organizzate in modo adeguato per prevenire i rischi corrispondenti…

Riciclaggio, attacco mirato, 02.04.2012

Si comunica la recente iniziativa intraprese dalla GdF riguardo al programma delle verifiche che la stessa intende perseguire per l’anno in corso. In particolare, con un’apposita circolare diramata a tutti gli uffici periferici, il Comando Generale ha approntato una linea di azione tesa a contrastare una serie di reati: market abuse, riciclaggio ed i reati sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti (prevista dal decreto legislativo 231/2001 e norme correlate).
Per maggiori informazioni vi rinvio all’articolo allegato.
Cristiano Cavallari

Società professionali

Si segnala l’articolo allegato che commenta le recenti disposizioni introdotte dal governo Monti in tema di sviluppo e competitività. Trattasi della legge n. 183 del 12 novembre 2011, che all’articolo 10 prevede la possibilità a partire dal 1° gennaio 2012 di costituire società tra professionisti per lo svolgimento di servizi professionali.
Per maggiori info si rinvia all’articolo allegato.

Cristiano Cavallari

L’ ABI accoglie il rating di legalità, 26.03.2012

Vi aggiorno sugli sviluppi introdotti dal D.L. 1/2002. Come a voi anticipato nella precedente news letter del 10 marzo è stato introdotto per la prima volta il “rating di legalità delle imprese”. Si tratta in sostanza di un meccanismo di premialità per le aziende che intendono dotarsi del Modello organizzativo 231. Di tale rating se ne tiene conto in sede di concessione di finanziamenti pubblici, nonchè in sede di accesso al credito bancario.
L’ultima novità in materia è che l’A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana) non solo ha accettato favorevolmente tale innovazione, ma sta spingendo affinché il rating di legalità venga quanto prima introdotto nelle istruzioni di vigilanza. E’ ragionevole aspettarsi a questo punto un’accelerazione su tale fronte. Ciò lascia presagire che le aziende che si doteranno del Modello 231 potranno avere a breve un vantaggio competitivo ulteriore in tema di accessibilità al credito rispetto a quelle che viceversa non intendano dotarsene. Per i dettagli vi rimando all’articolo allegato.
Cristiano Cavallari

Rating di legalità sarà considerata anche la 231, 10.03.2012

Si segnala l’articolo allegato con il quale vengono commentate le nuove disposizioni introdotte dall’art. 5 ter del Ddl di conversione del DL 1/2002. Nello specifico viene previsto per la prima volta il “rating di legalità delle imprese”. In sostanza è stato istituito un meccanismo di premialità per le aziende operanti sul territorio nazionale che intendono dotarsi del Modello organizzativo 231. Di tale rating se ne tiene conto in sede di concessione di finanziamenti pubblici da parte delle pubbliche amministrazioni, nonchè in sede di accesso al credito bancario.
 
Cristiano Cavallari

Sanzioni 231 nel triennio 2010 – 2012, 24.02.2012

Con la presente segnalo l’articolo allegato che tratta delle sanzioni che sono state applicate nel corso dei procedimenti avviati nell’ultimo triennio 2010-2012 su iniziativa della Guardia di Finanza.
Buona lettura

Condizioni per la rimozione delle pene interdittive 231 – 19.02.2012

Carissimi,
la settimana scorsa è stata densa di novità in ambito 231. infatti, oltre alla sentenza del tribunale di Torino che ha visto soccombente la multinazionale Eternit per i reati di disastro ambientale, vi segnalo la sentenza numero 6248 della Cassazione.
Quest’ultima ha ribadito e meglio definito quali sono le condizioni in presenza delle quali è possibile far venir meno le pene interdittive in capo all’azienda colpita dalla 231. Per maggiori approfondimenti vi rinvio all’articolo allegato.
Cristiano Cavallari

Amministratori con obbligo 231, 10.12.2011

Con la presente volevo segnalarvi la recente circolare n. 26 dell’istituto di ricerca dei dottori commercialisti con la quale si è ribadito che i Modelli 231, sebbene non possano ritenersi di per sè obbligatori in capo alle aziende, impongano comunque in capo agli Amministratori un’attività di valutazione dei rischi 231. Solo dopo averla eseguita gli Amministratori potranno deliberare l’adozione del Modello roganizzativo ove i rischi rilevati risultino tali da renderlo necessario, ovvero limitarsi a monitorare periodicamente i rischi senza adottarne il Modello nel caso in cui gli stessi siano ritenuti accettabili.
La valutazione dei rischi in chiave 231 si rende necessaria in capo agli Amministratori in virtù del rispetto delle norme che impongono la cura e la vigilanza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile previsti dagli artt. 2381 e 2403 del codice civile.
Per maggiori approfondimenti vi rinvio all’articolo allegato.
 
Cristiano Cavallari

Modelli 231 quasi obbligatori, 30.11.11

Si segnala l’articolo allegato che commenta la recente circolare del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili riguardo all’obbligatorietà dell’adozione dei Modelli previsti dal dlgs 231/2001.
Sono a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento riteniate opportuno.
Cristiano Cavallari