Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Reati fiscali. Niente sequestri alla società, 23.03.2013

I beni immobili di una società non possono essere messi sotto sequestro per l’evasione commessa dal proprio rappresentante legale. Ciò in virtù del fatto che i reati fiscali non possono dar luogo all’applicazione delle sanzioni previste dal D.Lgs 231/2001. Per maggiori dettagli si rinvia all’articolo allegato.

Responsabilità 231 per la società che corrompe l’Amministrazione finanziaria, 5.3.2013

Con la sentenza n. 9079, depositata il 25 febbraio 2013, la Cassazione si è soffermata su diversi temi di rilevante interesse. La decisione riguarda una vicenda corruttiva che ha visto coinvolti, da un lato, il dirigente e alcuni funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Milano; dall’altro, l’amministratore di una società sottoposta ad accertamento e in contenzioso con l’Amministrazione finanziaria. Per maggiori dettagli si rinvia al documento allegato.
Buona lettura

L’evasione Iva giustifica il sequestro del profitto del reato, 24.01.2013

Buon giorno a tutti.
Vi segnalo con la presente l’articolo allegato che commenta la recente sentenza della Cassazione (n. 204 del 2013). Secondo i magistrati l’evasione Iva giustifica il sequestro del profitto del reato generatosi a fronte dell’utilizzo di false fatture.
Buona letttura

Per la frode fiscale, non scatta la responsabilità

Buon giorno a tutti. Con la presente Vi segnalo la sentenza 1256 della Cassazione per la quale la frode fiscale non fa scattare in capo all’azienda la resposabilità amministrativa prevista dal Dlgs 231/2001. Per maggiori informazioni potete fare riferimento all’articolo allegato. Buona lettura

Con l’adozione dei Modelli 231 aumenta il rating di legalità

Buon giorno. L’adozione dei Modelli organizzativi previsiti dal Dlgs 231/2001, oltre che a mitigare i rischi in tema di sanzioni in capo alle imprese che lo hanno adotatto ed efficacemente attuato, aumenta il rating di legalità. Difatti con la presente vi segnalo il regolamento approvato dall’autorità garante della concorrenze e del mercato che stabilisce le modalità ed i criteri per l’attribuzione di un rating di legalità per le imprese operanti sul territorio nazionale. Di tale rating dovrà tenersi conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonchè in sede di accesso al credito bancario, secondo modalità da stabilirsi con decreto, di prossima pubblicazione, dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico.
Per maggiori informazioni si rinvia all’articolo allegato.

Decreto 231, sequestro solo con gravi indizi, 24.09.2012

Il sequestro conservativo previsto dal D.Lgs 231/2001 può essere disposto dal giudice solo in presenza di gravi indizi a carico dell’ente per il quale si intende far scattare la responsabilità amministrativa delle imprese. Per maggiori dettagli si rinvia all’articolo allegato.
Cristiano Cavallari

La 231 estesa alle imprese che ricorrono al lavoro in nero, 01.08.2012

Con la presente volevo segnalarvi che la «231» è stata estesa alle imprese che ricorrono al mercato del lavoro nero. Lo prevede il nuovo art. 25-duodecies inserito nel DLgs. 231/2001, in vigore dal 9 agosto, che introduce nuove circostanze aggravanti. Per maggiori info si rimanda all’articolo allegato.
Cristiano Cavallari

Sentenza Impregilo Corte di Appello di Milano , 15.07.2012

Con la presente volevo segnalarvi la recente sentenza della Corte d’Appello di Milano sul caso Impregilo. Nella sostanza, la sentenza riconosce l’efficacia esimente in capo alle aziende che si dotano del Modello organizzativo 231. Tale pronuncia, commentata nell’articolo allegato cui vi rimendo per maggiori approfondimenti, risulta importante in quanto scongiura l’equivalenza giudiziaria per la quale, nel caso in cui l’illecito sia stato compiuto dai dirigenti apicali della società, l’ente ne deve sempre essere considerato responsabile. Per i giudici della Corte di Appello, invece, la prova dell’elusione fraudolenta del Modello adottato ex ante mette al sicuro comunque la società che lo ha preventivamente adottato.
Cristiano Cavallari

Appalti, per il falso paga pure la società, 30.04.2012

Si mette a conoscenza della sentenza n. 14359 della Cassazione. Nello specifico, la società che attesta in maniera falsa il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali per la partecipazione ad una gara di appalto risponde del reato di truffa e, di conseguenza, può essere condannata anche ai fini del Dlgs 231/2001.
Per maggiori informazioni vi rinvio all’articolo allegato dell’amico Antonio Iorio recentemente pubblicato sul Sole 24 Ore.
Cristiano Cavallari

Dall’INAIL incentivi per migliorare…

Dall’INAIL incentivi per migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro
Stanziati circa 60 milioni, con cui le imprese potrebbero finanziare parte dei costi per adottare i modelli organizzativi previsti dal DLgs. 231/2001
Il tema della responsabilità delle imprese ex DLgs. 231/2001 è di grande attualità. La proliferazione del numero dei reati presupposto, da un lato, e la crescente attenzione da parte della giurisprudenza e degli operatori, dall’altro, contribuiscono ad animare costantemente il dibattito in merito alla reale efficacia della norma. In particolare, uno dei temi maggiormente discussi è quello inerente all’efficacia del sistema dei modelli organizzativi previsti per la prevenzione dei reati: ad oggi, infatti, il numero delle imprese che hanno adottato il “modello 231″ è assolutamente esiguo. La circostanza è degna di attenzione, atteso l’elevato rischio di esposizione dell’impresa a pesanti sanzioni interdittive e pecuniarie in caso di compimento di uno dei reati presupposto da parte dei vertici aziendali o del personale dipendente. In altre parole, ancorché il numero degli illeciti da cui discende una responsabilità dell’ente sia sempre più elevato, nella pratica non si riscontra un aumento altrettanto consistente delle imprese che si siano organizzate in modo adeguato per prevenire i rischi corrispondenti…