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Social network: l’utilizzo è pagato in dati personali, 3.05.2021

L’Autorità Garante della protezione dei dati personali comunica che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso Facebook su una sanzione Antitrust che giudica ingannevole presentarsi agli utenti come gratis mentre, in realtà, il social farebbe pagare in dati personali. Gli utenti cedono dati contro servizi ma lo fanno anche inconsapevolmente ovvero senza essere adeguatamente informati del rilievo giuridico-economico dell’adesione alle condizioni generali di contratto di una delle piattaforme in questione.
Si rinvia all’articolo allegato per l’approfondimento sul tema.
Buona lettura